Laboratorio di design dei sistemi dell’interazione per l’informazione
Corso di laurea magistrale in Design
Docente
Matteo Moretti
Durante il laboratorio di design dei sistemi gli studenti si confrontano con le narrazioni multimediali e interattive, mettendo a progetto quanto imparato nei semestri precedenti. Il semestre invernale 19-20 si è sviluppato completamente online, a causa del lockdown imposto dalla pandemia, che inevitabilmente è stata la protagonista del laboratorio. Sono nati cosi i progetti in collaborazione con il Sole 24 Ore, che hanno raccontato l’impatto del virus COVID-19 sugli aspetti economici e sociali del nostro paese. Combinando web-design, data visualization, motion-graphic e front-end development, gli studenti hanno realizzato una serie di narrazioni interattive e altamente immersive, che raccontano diverse sfaccettature della complessità che ha caratterizzato questo ultimo intenso periodo.
Internet è ovunque
Internet è parte integrante delle nostre società. È la porta da cui accediamo a passioni, relazioni, servizi, prodotti ed esperienze. Internet non è più qualcosa che si ha; è qualcosa che, semplicemente, c’è.
Nel mondo sono 4.5 miliardi le persone che utilizzano internet ogni giorno, con una penetrazione media del 59%, in forte aumento nei paesi in via di sviluppo in Medio Oriente, Africa e Asia. I paesi in cui l’accesso a internet è più diffuso sono Islanda e Kuwait – qui, il 99% della popolazione è connesso a internet – mentre quelli più in ritardo sono Eritrea e Sud Sudan (dove internet è ancora un bene prezioso, accessibile solo all’8% dei cittadini).
I nostri smartphone sono oggi la porta d’accesso privilegiata a internet (53%) e, nel solo 2019, la velocità di connessione dei telefoni è aumentata mediamente del 28%: sono molti di più gli utenti mobile che oggi effettuano attività online che richiedono un maggiore consumo di banda, come lo streaming video e l’online gaming.
Nonostante questa invadenza di internet nel nostro spazio-tempo, ci fermiamo raramente a pensare all’utilizzo che facciamo della rete.
progetto di Ilenia Balella e Pietro Baruzzi
Quando il cielo si è fermato
Il nostro mondo correva velocissimo prima che il coronavirus imponesse delle misure di contrasto antitetiche rispetto ad un modello economico e culturale basato sul movimento. Fermi nelle nostre case. Nelle nostre città. Senza gli aerei sopra le nostre teste. La strada verso una completa normalità è incerta nei tempi. Il ritorno di un focolaio a Pechino è stato il primo banco di prova. L’innalzamento del livello di allarme ha avuto l’immediata conseguenza di decine di cancellazioni di voli in entrata e in uscita.
progetto di Federico Topa e Gregorio Vaccari
Infodemia
L’epidemia del virus ha avuto come parallelo l’epidemia di notizie poco accurate se non del tutto erronee sulla situazione sanitaria, con la diffusione di informazioni scarsamente verificate, dai toni allarmistici o del tutto false. Notizie anche nocive, entrate come un virus nella mente delle persone, attivando l’area limbica dell’encefalo, provocando agitazione, panico e alterando gli atteggiamenti sociali.
progeto di Fabrizio De Donatis, M. Gabriella Milinci e Barbara Sabato