Sound Design

Corso di laurea magistrale in Design

Docente

Stefano Luca

À l’écoute de la ville: progettare il luogo di ascolto in città.

Un progetto di soundscape design per riqualificare lo spazio urbano

Contesto

La disciplina dell’urban design ha oramai acquisito la consapevolezza dell’importanza del paesaggio sonoro nel progetto complessivo dello spazio urbano (Kang 2016).
Tuttavia, essa si limita ad assumere un approccio di tipo quantitativo, legato alla necessità di ridurre l’entità delle emissioni sonore di carattere rumoroso per tutelare la salute dei cittadini, e fatica ad abbracciare una prospettiva di tipo qualitativo, che includa aspetti peculiari quali la varietà delle fonti, la complessità del tessuto sonoro e il legame con il luogo (Cerwén 2017).

Problema

I luoghi delle città in cui viviamo sono spesso caratterizzati da una frattura. Essi sono paesaggi urbani unici al mondo e, nello stesso tempo, paesaggi sonori “low-fi” (Schafer, 1977): prospettiva sonora appiattita, sfera acustica ridotta, ridondanza di informazioni, con conseguente riduzione della qualità ambientale e impedimento nelle interazioni sociali.

Sfida

Restituire qualità allo spazio urbano a partire dal ridisegno del suo paesaggio sonoro: un’azione di urban soundscape design.

Obiettivo

Ideare e sviluppare, in forma di simulazione, un paesaggio sonoro “hi-fi”: tessuto sonoro articolato, prospettiva preservata e fonti differenziate.

Tema

À l’écoute de la ville: il progetto del luogo di ascolto in città. Trasformare un luogo urbano dal paesaggio sonoro degradato in un “luogo d’ascolto” ove trattenersi, porsi in ascolto, meditare, interagire, passeggiare.

Metodo

Si assume un approccio progettuale interdisciplinare: agli strumenti concettuali e operativi del sound designer si affianca l’attitudine analitica e progettuale dell’architetto e il punto di vista valutativo dell’interaction designer.

Fasi

Analisi dell’insediamento urbano:

  • – Studio e descrizione del soundscape (keynote, segnali, impronta)
  • – Studio di luoghi urbani dal soundscape hi-fi e luoghi dal soundscape low-fi
  • – Individuazione dell’area di progetto: caratteristiche, problemi, potenzialità sul piano

architettonico/urbano e acustico Progetto:

– Concept

  • –  Raccolta di materiali di progetto (sonori, architettonici), tratti dall’insediamento urbano, oppure esterni, ma coerenti con esso.
  • –  Sviluppo dell’intervento di soundscape design
  • –  Verifica dell’interazione cittadini – luogoEsiti14 luoghi urbani riqualificati grazie all’intervento di soundscape design.

Urbis-sonora: progetto di soundscape design alla Nuova Porta Santa Lucia a Urbino

Studente: Andrea Castellucci

Urbis-sonora è un progetto di soundscape design sviluppato in riferimento alla Nuova Porta Santa Lucia di Urbino (Marche, Italia).

La volontà del progetto è quella di rinnovare tale piazza rendendola un luogo in cui si incontrano e convivono elementi sonori, paesaggistici, naturali e storico-culturali della città. Uno spazio in cui vivere l’anima profonda di un luogo storico che evolve nel tempo mantenendo le sue caratteristiche identitarie.

A tal proposito, è stato necessario risolvere alcune criticità presenti nel luogo come il forte rumore del traffico proveniente da vari punti. Queste criticità sono state risolte adottando strategie di mascheramento e schermatura con pannelli fonoisolanti. Oltre agli interventi difensivi sono state previste delle aggiunte di elementi per arricchire e valorizzare l’ambiente sonoro; in particolare son state previste due fontane e alcuni speaker distribuiti e posizionati in punti specifici della piazza.

Tutti gli interventi sono stati progettati utilizzando e rielaborando elementi sonori e architettonici rilevati nel centro storico della città ed elementi naturali e architettonici rilevati nel complesso della nuova Urbino.

L’obiettivo principale del progetto è, dunque, combinare elementi provenienti dalla parte storica e dalla parte moderna creando un collegamento o giunzione tra le due zone. Inoltre, si vuole rallentare la transizione delle persone nella piazza trasformandola in un luogo di stasi, di ascolto e di scoperta. Valorizzare quindi l’attuale Belvedere e costruire e alimentare il nuovo Belsentire.

Oltre le Mura: progetto di soundscape design all’interno del parco in Viale Carlo Felice a Roma.

Studente: Federico Topa

Il luogo urbano che interessa il progetto descrive il tratto di Mura Aureliane, compreso fra Porta S. Giovanni e l’Anfiteatro Castrense, affiancato dal parco in Viale Carlo Felice.

I giardini svolgono una funzione di duplice collegamento. Percorrendo il parco lungo il suo lato lungo giungiamo dall’anfiteatro Castrense alla Basilica di San Giovanni, mentre attraversandolo lungo il suo lato corto, lo spazio ci conduce di fronte alle mura Aureliane. La storia e la contemporaneità vivono in esso, ma attraverso l’indagine svolta sul territorio si nota che è proprio quest’ultima modalità di fruizione dello spazio a venir meno. Ciò è dato dal fatto che il parco nella sua quota storica vive in uno stato di maggior degrado e abbandono, motivo per il quale il progetto si svilupperà principalmente in questa area (centrale), andando ad intervenire nel seguente modo.

  • Intervento Difensivo. La zona di accesso centrale al parco è adiacente a viale Carlo Felice, dove il traffico è molto intenso. Risulta quindi necessario un intervento di tipo difensivo attraverso l’utilizzo di barriere fonoassorbenti poste lungo il perimetro del parco.
  • Intervento di Mascheramento uditivo. Nella zona centrale del parco saranno introdotte delle fonti d’acqua che avranno il compito di mascherare a livello uditivo il traffico circostante e allo stesso tempo di trasportare i visitatori lungo un percorso in discesa che si pone l’obiettivo di ristabilire una connessione tra passato e presente. L’acqua, infatti era un elemento esistente nel parco in passato, il quale era attraversato dalla marrana di San Giovanni.
  • Intervento di Arricchimento. Le Mura Aureliane segnano il confine del parco, ma oggi sono vissute da lontano, l’obiettivo è quello di portare gli abitanti del parco in contatto con il monumento, stabilire una connessione con esso.

Cosa succederebbe se i visitatori del parco avvicinandosi alle mura le risvegliassero?

Risveglio: progetto di soundscape design, area archeologica del Teatro Romano, Teramo

Studente: Emanuele Pizzuti

Abstract:

Il Teatro Romano di Teramo è situato nel centro storico, nelle vicinanze del Duomo e a pochi metri dai pochi resti dell’Anfiteatro romano. Il sito si mostra nelle migliori condizioni di conservazione delle strutture di epoca romana esistenti nella città sebbene, nel periodo medioevale, fu utilizzato come cava di materiale per la costruzione di edifici vicini, in particolare della cattedrale.

Fino ad oggi è stato possibile riportare alla luce solo il tratto orientale del palcoscenico in quanto la zona circostante è edificata.

Il teatro è forse l’esempio archeologico più importante di Teramo, e pian piano si sta cercando di riportarne alla luce i resti. Tuttavia, nonostante questa premessa, ad oggi la sua “funzione” è praticamente nulla. Inoltre, essendo fiancheggiato da una strada piuttosto trafficata del centro della città, il sound emergente è quello dei mezzi di trasporto che gli passano vicino.

Ciò che ne deriva è un soundscape privo di ricchezza e di variazione, che non descrive ne caratterizza in alcun modo il sito in questione.

L’obiettivo è quello di ristabilire il rapporto forte che esiste fra presente, passato, storia, progetto e riportare in vita un’area storica degradata, nell’attesa della riqualificazione architettonica, tramite la creazione di un “nuovo” ambiente sonoro e con l’utilizzo di mascheramenti fisici ed acustici.

Il progetto “Risveglio” nasce dal voler ri-dare voce al teatro tramite la creazione di un soundscape che ricordi l’atmosfera di un teatro romano attivo nella sua epoca.

L’introduzione nel luogo di nuovi suoni aiuterà a catturare l’interesse dei cittadini (e dei visitatori) generando consapevolezza e raccontando loro una storia, oltre che a cercare di mascherare dall’area archeologica il rumore del traffico circostante.

Thermae: progetto di soundscape design ai giardini “Sacco e Vanzetti”, Jesi

Studente: Lucilla Cesaroni

Problema – the problem

Come dare un senso a questo posto ormai di passaggio e in degrado? Come coprire i terribili suoni del traffico che lo circondano?

Obiettivo – the challenge

L’obiettivo e la sfida è quella di creare un ambiente di stasi meditativa, volto alla scoperta dell’origine di via Posterma di Jesi, rielaborandolo in chiave narrativa. Si darà, quindi, ai visitatori una chiave di lettura per comprendere la relazione con il tessuto urbano circostante, mettendo in risalto le qualità del luogo.

Concept

Thermae è un progetto di soundscape design dove attraverso una passeggiata sonora, si ripercorreranno in maniera metaforica le terme romane, come se fossimo noi stessi ad occupare quelle zone che un tempo erano così significative: si trattavano di luoghi pubblici votati ai trattamenti per il benessere personale del corpo ma anche alla cultura e all’interazione sociale. I visitatori dei giardini Sacco e Vanzetti di Jesi, vivranno quest’esperienza acustica e multisensoriale (olistica), indossando gli abiti di personaggi immaginari che percorrono le varie stanze delle terme cullati dal suono dell’acqua attorno a loro. Si tratterà di un’esperienza interattiva e immersiva: una reciproca attività tra il luogo stesso e la persona.

Ravenna in Darsena, il mare in piazza: progetto di soundscape design della Testata Darsena della città di Ravenna

Studente: Alessia Valgimigli

La Darsena di Ravenna è un luogo architettonicamente caratterizzato dalle attività portuali e industriali che vi si stabilirono a inizio Novecento.
A partire dagli anni ’50 il fermento che si era creato attorno a questo luogo venne meno: il porto fu traferito in un’altra zona della città, e la Darsena rimase per molti anni un luogo degradato e abbandonato. Dalla fine degli anni ’80 presero forma le prime ipotesi di riutilizzo e recupero, che hanno portato la zona ad essere oggi un grande esempio di riqualificazione e welfare urbano e di inclusione sociale, caratterizzata dalla conversione di alcuni vecchi insediamenti industriali in luoghi di socializzazione e condivisione.
Tuttavia, la zona della testata, situata a ridosso di una strada molto trafficata e della stazione ferroviaria, presenta ancora diverse problematiche, soprattutto a livello sonoro.
Quest’area è pervasa dal suono del traffico delle macchine e dei treni, perciò socializzare o rilassarsi diventa complicato e non del tutto piacevole.

Il concept per la riqualificazione del soundscape si basa in parte sul progetto comunale “Ravenna in Darsena il mare in piazza”, il quale, attraverso interventi di riconversione urbana, esplora l’idea di creare un unico sistema territoriale dalla città di Ravenna al mare.
L’obiettivo del progetto è quindi quello di riqualificare il soundscape dell’area, creando un collegamento sensoriale tra la Darsena e il mare e di mascherare il suono del traffico per rendere l’area più accessibile. Per la neutralizzazione del suono vengono utilizzati giochi d’acqua, vegetazione sempre verde e banner fotografici, che incentivano l’assorbimento del suono e stimolano la memoria della storia del luogo.
Il mare invece viene richiamato attraverso degli speaker, i quali, collegati a sensori di prossimità, riproducono il suono delle onde con variazione di volume in base alla presenza di persone e ai loro movimenti.

From parking to park: progetto di soundscape design di piazza “Franklin Delano Roosevelt” di Bologna

Studente: Lucrezia Faraci

Piazza Roosevelt fu ricavata da alcuni sventramenti ultimati nel 1936, anno della guerra d’Etiopia e della dichiarazione dell’Impero. In un primo tempo fu perciò chiamata Piazza della Vittoria. Secondo una concezione tipica dell’urbanistica fascista la piazza è un vuoto che libera e mette in risalto le facciate monumentali degli edifici pubblici: in questo caso palazzo Caprara, sede della Prefettura e il fianco occidentale del Palazzo Comunale.

La piazza, lungi dal divenire luogo simbolico è in realtà una inspiegabile ferita nel tessuto storico, malamente riempita con un parcheggio all’aperto.

La mia scelta di progetto all’interno della piazza punta sulle fonti sonore naturali, siano esse idriche o faunistiche. Vi sarà quindi l’utilizzo di una fonte d’acqua sempre legata ad una fontana a cascata mentre la ripianificazione dello spazio di progetto permetterà l’arrivo di nuove fonti sonore.

Creando all’interno del mio spazio un biotopo, e cioè un ambiente che sia prolifero. Verrà favorita quindi la transizione e la permanenza di nuova fauna, tra cui preferibilmente quella degli uccelli canori.

La creazione di un biotopo non è semplice, bisogna infatti creare un ecosistema che funzioni e per funzionare tutto deve essere al suo posto.

Il mio compito di progettista del ben sentire sarà quello di disporre alberi, piante e sorgenti d’acqua per creare un palcoscenico per la fauna, percorsi e panchine per incoraggiare invece le persone a rimanere e mettersi in ascolto.

La mia ricerca si è divisa in due parti:

– Progettazione del parco, analizzando gli esempi di progettazione dei parchi urbani e dei Bird Garden;

– Analizzare le possibili fonti sonore faunistiche, e cioè gli uccelli canori, e le loro abitudini.