Teorie e tecniche dell’interazione

Corso di laurea magistrale in Design

Docente

Silvia Gasparotto

Michele Zannoni

Collaboratore

Davide Giorgetta

Il corso di Teorie e tecniche dell’interazione si propone di introdurre lo studente all’ambito dell’interaction design, approfondendo aspetti teorici, tecnici e metodologici che consentiranno di progettare interfacce, oggetti e spazi interattivi.

Accanto alla parte teorica gli studenti hanno potuto applicare gli strumenti e le metodologie proprie del design dell’interazione al progetto. Il tema, sintetizzato nel titolo del laboratorio: “Intersections. Designing empathy among people and technology” verte su un argomento di grande attualità: sulla relazione tra empatia e tecnologia

L’empatia è la “capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo di un’altra persona.” Può la tecnologia fare lo stesso? È possibile trasmettere l’empatia tra due persone attraverso il mezzo tecnologico?

Alzheimer - Rèmino

Il progetto consiste nella realizzazione di un gioco da tavola per le persone affette da Alzheimer nella fase iniziale di lieve deterioramento cognitivo, in particolare coloro che vivono questo momento nell’ambiente familiare. Rèmino ha lo scopo di stimolare l’apprendimento sensoriale e cognitivo, stimolare la memoria e rallentare il degrado cognitivo della malattia attraverso l’ausilio di metodi (teoria della reminescenza, metodo montessori) e attività studiate per questa tipologia di pazienti. Le attività inserite all’interno del gioco stimolano da un lato la memoria visiva, l’orientamento spaziale e l’attenzione emotiva dall’altro il ricordo della storia personale del paziente attraverso l’ausilio di foto, video o audio con l’obiettivo di tirare fuori dal paziente dei racconti e delle storie da condividere insieme ai propri cari.

Studenti: Alessia Maria Ciccone, Barbara Merlino, Raffaele Spagnol

Memoria e Valorizzazione - Keeplace

Keeplace mira a rivoluzionare l’esperienza di valorizzazione e fruizione dei luoghi e lo fa in modo divertente, attraverso un’app che utilizza la realtà aumentata e la componente di gamification. Il naming deriva dall’espressione “Keep the place” (mantenere il posto). “Keep” richiama al concetto di conservazione, che si parli di conservazione della cultura, della memoria, dei ricordi e della storia annessa ai luoghi, elementi principali all’interno dell’app. ”Place” invece richiama al concetto di luogo, di esplorazione di quest’ultimo sotto una nuova veste. Infatti, il focus del progetto è l’esplorazione e la scoperta di realtà nascoste collocate all’interno del contesto urbano, sia che si tratti della propria città di appartenenza sia di realtà nuove, tramite l’ausilio dell’ AR. Proporre dei percorsi durante i quali sia possibile accedere a ricordi altrui e al tempo stesso lasciare qualcosa di proprio contribuendo alla creazione di una memoria storica e collettiva che abbia un valore emozionale del luogo. L’app può essere utilizzata in due modalità distinte: esplorazione e creazione. Nella prima l’obiettivo dell’utente è collezionare tre tipologie di chiavi, differenziate per colore ed esperienze che ognuna di esse può sbloccare. È possibile individuare e raccogliere le chiavi tramite l’ausilio di una mappa fruibile all’interno dell’app, che permetterà allo stesso tempo di potersi orientare durante il percorso di visita che si sta svolgendo. Nella modalità costruisci l’utente crea, modifica e posiziona in un luogo la stanza dei propri ricordi. Gli utenti in prossimità del luogo potranno visualizzare la collocazione della stanza tramite la mappa ed interagire con il suo “proprietario”. In questo modo si partecipa attivamente alla costituzione di una rete di relazioni ed esperienze, che invitano ad osservare ciò che ci circonda tramite non solo il nostro sguardo, ma anche quello altrui.

Studenti: Stefania Papa, Salvo Pitingaro, Michele Tunzi

Truffa - Tutelo

Tutelo è un’applicazione nata dalla necessità di offrire, in un unico servizio: informazione, supporto e assistenza sul reato di truffa in Italia.

Dalle ricerche svolte tramite interviste, valutazioni di casi studio e da una parziale analisi del fenomeno sul territorio nazionale, è emerso quanto quest’ultimo sia vasto, complesso ed imprevedibile. Ad oggi esistono numerosi siti, gestiti dalle forze dell’ordine italiane e non, che permettono di avviare una segnalazione, velocizzando in parte il processo; esistono inoltre applicazioni di ‘simulazioni’ di truffe, che affrontano cioè l’argomento in maniera ludica per sensibilizzare maggiormente gli utenti; si tratta però di servizi differenti, separati uno dall’altro. Con Tutelo, l’obiettivo era unificare queste funzioni di: segnalare, simulare, informare e assistere. Tutte in unico servizio.

Tutelo fa parte dei servizi online della pubblica amministrazione italiana: l’accesso è infatti consentito tramite l’identità digitale SPID o in anonimo. Partendo dal presupposto che, non esiste un target più truffato di altri, Tutelo si rivolge ad un pubblico di utenti vasto e per questo motivo si è scelto un linguaggio semplice, sia di illustrazione sia nell’organizzazione e gestione delle sue parti.

Cerca, segnala e simula sono le tre funzionalità principali, nello specifico:
– cerca: attraverso l’inserimento di parole chiavi, link o immagini per verificare l’autenticità ed affidabilità di un prodotto o servizio;
– segnala: inserendo una breve descrizione dell’accaduto (compreso di: stato d’animo, categoria, titolo e il tipo di perdita avvenuta). Inoltre si potranno allegare delle immagine come supporto o dei documenti utili;
– simula: attraverso una simulazione ludica e casuale di truffa. L’utente dovrà immedesimarsi nei panni del truffato, al termine della quale verranno fornite delle istruzioni utili per sventare quella tipologia di truffa ed un badge che attesti la conclusione della simulazione.
Oltre alle tre funzionalità principali Tutelo permette di: creare e visualizzare un profilo, i badge e le segnalazioni relative al profilo utente, visualizzare su una mappa i dati di tutte le segnalazioni effettuate sul territorio Italiano e di contattare i numeri utili per un’assistenza specifica.

Tutelo vuole contribuire alla prevenzione al reato di truffa rendendo le informazioni più accessibili, comprensibili e ottimizzando il servizio di assistenza e supporto.

Studenti: Alessia Concetta Gravina, Andrea Ingrando, Alessandro Ricciardo

Lingua dei segni - La comunicazione è nelle tue mani

L’interesse per la questione del riconoscimento della LIS in Italia ha condotto allo sviluppo del progetto intitolato “La comunicazione è nelle tue mani”.

Si tratta di un’esperienza che coinvolge l’utente invitandolo ad interagire con uno schermo touch tramite gesti appartenenti alla Lingua dei Segni Italiana.
Al termine dell’esperienza, si invita a firmare una petizione a sostegno del riconoscimento giuridico della LIS in Italia.

L’esperienza si compone di tre fasi: la prima invita l’utente
ad approcciarsi al mondo della LIS, iniziando dall’alfabeto;
la seconda lo introduce alla conoscenza di gesti della LIS
che esprimono frasi o interi concetti; la terza fase è volta alla firma della petizione, tramite la condivisione di informazioni circa la questione del riconoscimento giuridico della LIS. L’utente è invitato a continuare l’esperienza tramite una piattaforma che gli consente di scaricare il video della sua esperienza e di generare un gesto da condividere o regalare
a qualcuno. Per il titolo del progetto, si è scelto appositamente di utilizzare il claim “La comunicazione è nelle tue mani”,

da un lato come metafora del senso di responsabilità dell’utente nei confronti delle persone coinvolte nella questione, dall’altro come riferimento ad un linguaggio basato su gesti delle mani.

Studenti: Irene Bacherotti, Alessia Fallarino, Lucrezia Ghinassi

Orientamento - Face U

Face U rappresenta un’innovativa piattaforma di orientamento universitario che aiuta i giovani a scoprire e informarsi circa i numerosi percorsi formativi e le diverse professioni esistenti direttamente dalle persone stesse. L’approccio di Face U è difatti differente: allo studente viene chiesto di delineare il proprio profilo in base ai sei aspetti della Teoria RIASEC, che saranno utilizzati per filtrare le professioni lavorative visualizzate successivamente.

Le storie, raccontate direttamente da professionisti tramite note audio, permetteranno allo studente di capire e conoscere gli aspetti positivi e negativi di ciascun mestiere, in modo da distinguere davvero quali sono le professioni per cui si ha un particolare interesse o una grande passione. In ciascuna storia lo studente potrà quindi entrare nel mondo del professionista per qualche minuto percependone le emozioni.

Dopo aver ascoltato ciascuna storia sarà possibile applicare degli sticker rappresentanti emozioni diverse che permetteranno di personalizzare e di salvare o di scartare la professione.
Una volta concluso il percorso lo studente potrà scoprire nuove storie, se non si è ancora pronti, o riascoltare quelle vecchie, informarsi sui relativi percorsi di formazione e mettersi in contatto con studenti appartenenti ad atenei diversi per chiedere informazioni sui corsi specifici.

L’obiettivo di Face U è quello di accompagnare lo studente nella scelta del percorso di formazione futuro mediante un’attiva partecipazione delle componenti mentali ed emotive e fornendo informazioni pratiche sulle varie professioni esistenti.

Studenti: Chiara Boffa, Matteo Cirillo, Arianna Terenzi